Gli edifici verdi ci lasceranno anche le tasche al verde?
E' vero che sarà vietata la vendita e l'affitto degli immobili con bassa efficienza energetica?
In questa puntata di Prediche Moderatamente Utili Fabio Scacciavillani, Nicola e Gabriele Iuvinale ne hanno parlato in dettaglio.
La discussione riguarda la proposta del Consiglio Europeo del 16.12.2021 sul green deal degli edifici.
Non ci sarà il divieto di vendita degli immobili che non hanno una classe energetica elevata come pubblicato dalla stampa italiana nei giorni scorsi.
Ciò è stato espressamente dichiarato dal vicepresidente della Commissione europea ieri, durante la conferenza stampa di presentazione, addirittura in lingua italiana.
Vengono però fissati altri divieti e imposti degli adeguamenti che, si pongono anche in una sorta di contraddizione con alcuni miglioramenti previsti dall’attuale superecobonus 110%: cioè, da un lato il bonus 110% finanzia anche le caldaie a gas a condensazione e dall’altro l’UE fissa il termine finale di utilizzo del gas in europa.
GLI OBIETTIVI FISSATI SARANNO:
La direttiva che il Consiglio propone di rivedere stabilisce che l’Europa deve raggiungere un parco immobiliare a emissioni zero e completamente decarbonizzato entro il 2050;
Questa proposta introduce standard minimi di prestazione energetica a livello dell’UE per gli edifici con le prestazioni peggiori e lascia agli Stati membri la possibilità di stabilire in aggiunta i propri standard;
Si fissano due date per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE per il 2030 e il 2050 con una regolamentazione dettagliata, affinché gli edifici utilizzino la minor quantità di energia, introducendo il costo del carbonio nel mix energetico (carbon tax), il miglioramento della classe energetica degli edifici meno performanti;
In che modo la proposta sosterrà l’eliminazione graduale dei combustibili fossili utilizzati per il riscaldamento degli edifici?
i combustibili fossili nel riscaldamento andranno eliminati entro il 2040 e entro tale termine le emissioni dirette del settore edilizio dovranno diminuire di circa l’80%-89%;
viene proposto che le caldaie alimentate a combustibili fossili non saranno ammissibili al sostegno pubblico a partire dal 2027; di fatto si introduce una chiara base giuridica per i divieti nazionali;
Si propone che in tutti i nuovi edifici il 100% del consumo energetico in loco sia coperto da energia rinnovabile a partire dal 2030, con un’adozione anticipata a partire dal 2027 per gli edifici pubblici e la completa eliminazione entro il 2040 dell’uso di combustibili fossili negli edifici.
Cosa sono gli standard minimi di prestazione energetica e a quali edifici si applicheranno?
Sul punto la commissione prevede che, gli edifici pubblici e non residenziali dovranno essere ristrutturati e migliorati almeno al livello di prestazione energetica F entro il 2027 e almeno al livello E entro il 2030.
Gli edifici residenziali dovrebbero essere ristrutturati da G ad almeno F entro il 2030 e ad almeno E entro il 2033.
Questa proposta comporterà costi più elevati per i proprietari di case o per l’industria?
La ristrutturazione energetica si ripaga nel tempo, generando risparmi in bolletta energetica, che generalmente sono un multiplo dell’investimento necessario per migliorare le prestazioni di un edificio.
Saranno previsti in parte fondi europei e anche nazionali commisurati all’aumento del risparmio energetico.