I nuovi campi di detenzione cinesi dello Xinjiang sono stati ben documentati da ricerche investigative e immagini satellitari. Ad esempio, gli studiosi dell'Australian Strategic Policy Institute (Aspi), hanno identificato più di 380 "centri di rieducazione (职业技能教育培训中心)", come li chiamano i propagandisti del PCC, oltre 60 dei quali sono stati ampliati lo scorso anno. L'Aspi li descrive come parte del più grande internamento di massa di una minoranza etnico-religiosa dalla seconda guerra mondiale. Sono, tuttavia, solo un elemento della campagna generale del Partito per neutralizzare preventivamente il potenziale sentimento separatista musulmano e il terrorismo incipiente detenendo centinaia di migliaia di uiguri, a volte solo per manifestare profondi sentimenti religiosi o sostegno attivo per la propria cultura indigena.
Lo Xinjiang Data Project dell'International Cyber Policy Center dell'Aspi utilizza dati open source per documentare il programma in corso del Partito Comunista Cinese di violazioni dei diritti umani e autoritarismo potenziato dalla tecnologia nello Xinjiang ed esplora le sue implicazioni globali. Puoi visualizzare il progetto qui.