International Law
Anche se l'attenzione del mondo si concentra sulla prospettiva di ipotetici processi futuri per i crimini in corso in Ucraina, la Corte penale internazionale (CPI) si prepara ad affrontare il primo dei suoi casi
sulle atrocità commesse in Darfur all'inizio degli anni 2000. Quasi quindici anni esatti dopo che un mandato d'arresto è stato emesso contro Ali Muhammed Abd-Al-Rahman (meglio noto come "Ali Kushayb"), si prepara ora ad essere processato presso la CPI il 5 aprile prossimo. Un ex comandante dei Janjaweed, le milizie sponsorizzate dal governo che hanno effettuato brutali attacchi contro i civili in tutto il Darfur insieme alle forze armate sudanesi, Kushayb è accusato di 31 capi di imputazione di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Il processo, che è il primo ad andare avanti ad un tribunale internazionale o sudanese contro un autore di crimini di alto livello nel Darfur, segna una pietra miliare verso la chiusura di un persistente divario di impunità in Sudan. Le vittime di crimini gravi, tra cui la diffusa violenza sessuale e di genere, la tortura e la sparizione forzata e lo sfollamento di massa hanno aspettato decenni per una certa misura di responsabilità.
Ma il processo si apre anche in un momento difficile della storia del Sudan, sulla scia del colpo di stato del 25 ottobre 2021 che ha posto i militari - e stretti alleati dell'ex presidente Omar al-Bashir, che è lui stesso oggetto di un eccezionale Mandato d'arresto dell'ICC – saldamente al posto di guida.