L'UE ha avviato oggi una causa presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro la Repubblica popolare cinese per le sue pratiche commerciali discriminatorie nei confronti della Lituania, che stanno colpendo anche altre esportazioni dal mercato unico dell'UE. Queste azioni, afferma la Commissione UE, che sembrano essere discriminatorie ed illegali secondo le regole dell'OMC, stanno danneggiando gli esportatori sia in Lituania che altrove nell'UE, poiché prendono di mira anche prodotti con contenuto lituano esportati da altri paesi dell'Unione. Poiché i tentativi di risolvere questo problema a livello bilaterale sono falliti, l'UE è ricorsa all'avvio di procedimenti di risoluzione delle controversie contro la Cina. Le consultazioni dell'OMC avviate oggi rappresentano il primo passo di questo processo, precisa la Commissione europea.
Il vicepresidente esecutivo e commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis , ha dichiarato:
"L'avvio di un caso in seno all'OMC non è un passo che prendiamo alla leggera. Tuttavia, dopo ripetuti tentativi falliti di risolvere la questione a livello bilaterale, non vediamo altra via da seguire se non quella di chiedere una controversia in seno all'OMC consultazioni sugli accordi con la Cina. L'UE è determinata ad agire all'unisono e ad agire rapidamente contro le misure che violano le norme dell'OMC, che minacciano l'integrità del nostro mercato unico. Parallelamente, stiamo portando avanti i nostri sforzi diplomatici per ridurre la situazione".
La Commissione europea ha anche precisato di aver accumulato prove dei vari tipi di restrizioni cinesi. Queste includono il rifiuto di sdoganare le merci lituane, il rifiuto delle domande di importazione dalla Lituania e le pressioni sulle società dell'UE che operano da altri Stati membri dell'UE affinché rimuovano gli input lituani dalle loro catene di approvvigionamento quando esportano in Cina.
Per affrontare casi del genere in futuro, la Commissione ha detto che sta rafforzando la sua "cassetta degli attrezzi" di misure autonome. In particolare, a gennaio la Commissione ha adottato una proposta per uno strumento anti-coercizione, che darebbe all'UE maggiori possibilità di reazione in caso di coercizione economica. La proposta è attualmente all'esame dei co-legislatori: il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE.
I fatti
Da dicembre 2021, e senza informare l'UE o le autorità lituane, la Cina ha iniziato a limitare o bloccare di fatto le importazioni e le esportazioni in Lituania o collegate alla Lituania. La Commissione ha ripetutamente - ed inutilmente - sollevato la questione alle autorità cinesi.
Prossimi passi
La prima fase delle procedure di risoluzione delle controversie dell'OMC è la "richiesta di consultazioni", in base alla quale l'UE chiede formalmente alla Cina maggiori informazioni sulle sue misure al fine di pervenire a una soluzione soddisfacente. Qualora tali consultazioni non dovessero portare a un esito positivo entro 60 giorni, l'UE potrà richiedere l'istituzione di un collegio per pronunciarsi sulla questione.