Estratto.
A livello mondiale l'attività economica ha continuato a espandersi, sebbene a un ritmo in via di rilevante moderazione, nel quadro di una combinazione di fattori, fra cui assumono maggiore peso le persistenti strozzature dal lato dell'offerta. I dati dell'indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) per i mesi di agosto e settembre 2021 indicano che la dinamica si è attenuata nelle economie avanzate, rimanendo comunque al di sopra della propria media storica, e si è invece indebolita nelle economie emergenti. Nel contempo, a settembre i tempi di consegna dei fornitori sono rimasti su massimi storici a livello mondiale, principalmente per effetto del vigore della domanda. Anche la crescita del commercio mondiale ha continuato ad attenuarsi, pur partendo da livelli ancora elevati. Le pressioni sui prezzi rimangono elevate a causa dell'aumento dell'inflazione dei beni alimentari ed energetici, che riflette il rimbalzo dei prezzi dai bassi livelli su cui si collocavano subito dopo l'insorgere della pandemia di coronavirus (COVID-19). Si ritiene che la maggior parte delle pressioni sui prezzi sia di natura temporanea.
L'economia dell'area dell'euro ha proseguito la sua ripresa vigorosa, sebbene a un ritmo in certa misura più moderato. Ci si attende che il prodotto superi il livello su cui si collocava prima della pandemia entro la fine dell'anno. La stretta della pandemia sull'economia si è allentata visibilmente, a fronte dell'elevato numero di persone attualmente vaccinate. Questa evoluzione sostiene la spesa per consumi, in particolare nei settori del tempo libero, della ristorazione, dei viaggi e dei trasporti. Nei prossimi mesi, però, i rincari dei beni energetici potrebbero ridurre il potere di acquisto.
La ripresa della domanda interna e mondiale sta inoltre sostenendo la produzione e gli investimenti delle imprese. Al netto di ciò, la scarsità di materiali, attrezzature e manodopera sta frenando il settore manifatturiero. Si sono allungati considerevolmente i tempi di consegna e sono aumentati i costi di trasporto e i prezzi dell'energia. Tali vincoli incombono sulle prospettive per i prossimi trimestri. Le condizioni del mercato del lavoro continuano a migliorare. La disoccupazione è diminuita e il numero dei beneficiari delle misure di integrazione salariale è sceso significativamente dal picco dello scorso anno. Ciò sorregge la prospettiva di un incremento dei redditi e della spesa. Tuttavia, sia il numero di persone incluse nelle forze di lavoro, sia le ore lavorate nell'economia restano inferiori ai livelli pre-pandemia.
Per sostenere la ripresa, misure di bilancio mirate e coordinate dovrebbero continuare ad affiancare la politica monetaria. Tale sostegno consentirà inoltre all'economia di adeguarsi ai cambiamenti strutturali in atto. Un'attuazione efficace del programma Next Generation EU e del pacchetto "Pronti per il 55%" contribuirà a una ripresa più forte, più verde e più equa in tutti i paesi dell'area dell'euro.
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