Il Manifesto Criptocomunista di Xi. Nemmeno una guerra nucleare fermerà i piani della Cina

Il Manifesto #criptocomunista di #XiJimping Alla fine della scorsa settimana a #Pechino, il sesto plenum del #Partito #comunista #cinese ha adottato una risoluzione storica – solo la terza nei suoi 100 anni di storia – che dettaglia i principali risultati e delinea una visione per il futuro. L'ambizione incrollabile del leader è che la rinascita della #Cina distrugga i ricordi del "secolo dell'umiliazione" una volta per tutte. Il risultato – ibrido – è stato definito da un delizioso ossimoro: “economia di mercato comunista”. Il #Criptocomunismo. In realtà, questa è la traduzione pratica perfetta del leggendario di #Deng "non importa il colore del gatto, purché catturi i topi". Ed è proprio questo ossimoro, infatti, che la nuova risoluzione approvata a Pechino ha celebrato la scorsa settimana. Ciò che deve essere compreso, sia dal Nord che dal Sud del mondo, è il quadro concettuale del “sogno cinese”: l'ambizione incrollabile di #Xi è che il #rinascimento della #Cina possa finalmente distruggere i ricordi del “secolo di umiliazione” per sempre. Hanno anche ideato un meccanismo – e uno slogan – per la nuova proiezione del potere: la #Belt and Road Initiative (#BRI), originariamente One Belt, One Road (OBOR). Quel che è certo è che tutte queste strade portano a #Pechino. Funzionano tanto come corridoi economici quanto vie di soft power, "vendendo" alla maniera cinese soprattutto nel Sud del mondo. Nemmeno una #guerra #nucleare, farà deviare #Xi e la leadership di #Pechino da questo percorso.