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Ecco il rapporto integrale declassificato dell'intelligence USA sulle origini del COVID-19

Immagine del redattore: Nicola IuvinaleNicola Iuvinale

E' necessaria la cooperazione della Cina per arrivare ad una valutazione conclusiva delle origini del COVID-19. Pechino continua a ostacolare l'indagine globale, a non voler condividere informazioni e ad incolpare altri paesi. Tuttavia, sarebbe già stata avanzata la richiesta di aggiornamento all’intelligence statunitense, perché l’assessment non terrebbe conto dei nuovi sviluppi di ottobre


di Nicola Iuvinale


L'Ufficio del Direttore della National Intelligence (ODNI) ha pubblicato ieri il rapporto declassificato sulle origini del COVID-19.

La versione classificata è stata precedentemente fornita al Presidente Joe Biden e ai responsabili politici, alla conclusione dei 90 giorni messi a disposizione della US Intelligence Community per accertare le origini del virus.


Il 27 agosto, l'ODNI ha pubblicato i punti chiave declassificati della valutazione.

La US Intelligence Community è composta da 18 organizzazioni, tra le quali la CIA.

"Molto probabilmente sarebbe necessaria la cooperazione della Cina per arrivare ad una valutazione conclusiva delle origini del COVID-19. Pechino, tuttavia, continua a ostacolare l'indagine globale, a non voler condividere informazioni e ad incolpare altri paesi, compresi gli Stati Uniti".

Fonti affermano che sarebbe già stata avanzata la richiesta di aggiornamento all’intelligence del presente rapporto, perché l’assessment non terrebbe conto dei nuovi sviluppi di ottobre.


1 comentario


Oggi al TG svizzero hanno detto che è inconcludente. Non esclusa la fuga da laboratorio, ma neanche l'origine naturale. Però precisano che non è una "Bio-Waffe"...🙄

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