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Immagine del redattoreNicola Iuvinale

Il procuratore della CPI: richiesta d'arresto per fatti in Georgia. Possibili anche per Putin & co.

"Se la Camera preliminare dovesse approvare la mia richiesta per questi mandati di arresto, lavorerò a stretto contatto con il cancelliere per arrestare queste tre persone. Per il futuro, conto sul sostegno di tutti gli Stati, in particolare degli Stati parti dello Statuto di Roma, per garantire che siano processati dinanzi alla Corte penale internazionale. Il mio ufficio ha riscontrato modelli di condotta simili durante l'esame preliminare della situazione in Ucraina. Rimango profondamente preoccupato per le accuse in corso di crimini internazionali che si verificano oggi nel mezzo delle ostilità attive in Ucraina"


di Nicola Iuvinale

Il 10 marzo scorso il Procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim AA Khan QC, ha presentato una domanda di mandato di cattura in relazione ai seguenti tre individui per i fatto commessi in Georgia:

  • Lt.-Gen. Mikhail Mayramovich MINDZAEV (in alternativa "MINDZAEV"), nominato nel 2005 ministro degli affari interni dell'amministrazione de facto dell'Ossezia meridionale almeno fino al 31 ottobre 2008;

  • Gamlet GUCHMAZOV (in alternativa si scrive "Amleto" e "KUCHMAZOV"), capo della struttura di detenzione preventiva del Ministero de facto degli affari interni dell'Ossezia meridionale al momento degli eventi;

  • David Georgiyevich SANAKOEV, rappresentante presidenziale de facto per i diritti umani dell'Ossezia meridionale, noto anche come "Difensore civico" al momento degli eventi.

Il 27 gennaio 2016 la Camera preliminare autorizzò l'apertura di un'indagine sulla situazione in Georgia e la procura ha esaminato le prove relative a presunti crimini commessi da tutte le parti del conflitto armato tra il 1 luglio e il 10 ottobre 2008.

Sulla base delle prove raccolte ed esaminate, guidata dai suoi obblighi ai sensi dello Statuto di Roma, la Procura oggi ha fondato motivo di "ritenere che queste tre persone abbiano la responsabilità penale dei seguenti crimini di guerra commessi nel territorio dell'Ossezia meridionale, Georgia, tra l'8 e il 27 agosto 2008:

  • Illegittima reclusione – articolo 8(2)(a)(vii)-2;

  • Tortura – articolo 8(2)(a)(ii)-1;

  • Trattamento inumano – articolo 8(2)(a)(ii)-2;

  • Oltraggi alla dignità personale - articolo 8(2)(b)(xxi);

  • Presa di ostaggi – articolo 8(2)(a)(viii);

  • Trasferimento illecito – articolo 8(2)(a)(vii)-1.

La richiesta per questi mandati di arresto si concentra specificamente sulla detenzione illegale, sui maltrattamenti, sulla presa di ostaggi e sul successivo trasferimento illegale di civili di etnia georgiana nel contesto di un'occupazione da parte della Federazione Russa. L'indagine ha anche scoperto il presunto ruolo di Vyacheslav Borisov, Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa e Vice Comandante delle Forze Aviotrasportate all'epoca dei fatti, che si ritiene abbia contribuito intenzionalmente all'esecuzione di alcuni di questi crimini, ed ora è deceduto.

Al momento degli eventi, la maggior parte della popolazione civile georgiana che viveva nell'Ossezia meridionale è fuggita nel Territorio georgiano incontrastato.

Quasi immediatamente dopo che le forze armate georgiane furono cacciate dall'Ossezia meridionale, le forze russe e, principalmente, le forze dell'Ossezia meridionale iniziarono a catturare civili georgiani, per lo più anziani e malati che non potevano o non volevano abbandonare le loro case e fuggire dai combattimenti.

Non è stato loro fornito un motivo valido per la loro cattura e detenzione, né è stato loro concesso alcun tipo di diritto procedurale penale.

Le prove mostrano che molte di queste persone sono state illegalmente confinate in condizioni non igieniche e non sicure, insultate, picchiate, torturate e umiliate.
Il procuratore precisa: "ho riscontrato modelli di condotta simili durante l'esame preliminare della situazione in Ucraina. Rimango profondamente preoccupato per le accuse in corso di crimini internazionali che si verificano oggi nel mezzo delle ostilità attive in Ucraina".

"Desidero sottolineare il mio appello a tutte le parti coinvolte in tali conflitti affinché l'adesione al diritto internazionale umanitario non sia facoltativa. Coloro che portano armi, coloro che partecipano a conflitti armati, hanno un pesante fardello di responsabilità per garantire che la loro condotta sia conforme al diritto internazionale. In caso contrario, il mio Ufficio è autorizzato a ritenerli responsabili secondo lo stato di diritto.

Se la Camera preliminare dovesse approvare la mia richiesta per questi mandati di arresto, lavorerò a stretto contatto con il cancelliere in tutti gli sforzi per arrestare queste tre persone".

"Per il futuro, conto sul sostegno di tutti gli Stati, in particolare degli Stati parti dello Statuto di Roma, per garantire che siano processati dinanzi alla Corte penale internazionale".

Si ritiene che possa essere imminente anche una richiesta di arresto per Putin e i suoi gerarchi.

L’ex procuratrice del Tribunale dell’Aja Carla Del Ponte invita a fare presto: “arrestare subito Putin, è un criminale. Già diversi i delitti della Russia contro l’umanità”.

Per maggiori dettagli su "esami preliminari" e "situazioni e cause" dinanzi alla Corte, clicca qui , e qui .

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