Le tre agenzie, l'International Trade Administration (ITA), il National Institute of Standards and Technology (NIST) e l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO) in materia di norme e proprietà intellettuale (IP)1 sono interessate all'analisi delle implicazioni geopolitiche e politiche della recente proposta di riforma dei brevetti essenziali (SEP) dell'Unione Europea, compreso l'effetto a catena che avrà in Cina.2 La proposta della Information Technology and Innovation Foundation (ITIF) si concentra sulla Cina, data la probabilità che il paese riproponga la proposta SEP dell'UE come un altro strumento legale nel suo già ampio pacchetto di strumenti protezionistici di politica industriale. I SEP sono particolarmente importanti per la connettività mobile e digitale. Ad esempio, lo standard 5G per le telecomunicazioni cellulari comprende circa 25.000 SEP di proprietà di centinaia di titolari di brevetti. L’amministrazione Biden (e l’UE) devono proteggere attentamente il ruolo che brevetti svolgono nella rispettiva capacità di innovare e competere con la Cina. Tuttavia, l’Unione Europea appare cieca di fronte a queste implicazioni e all’impatto sulle proprie aziende tecnologiche avanzate. L’effetto netto sull’Europa potrebbe essere negativo in quanto la Cina potrebbe utilizzare il suo sistema SEP per imporre tassi di royalty artificialmente bassi e vincolanti (anziché non vincolanti) per i SEP europei, il che minerebbe l’innovazione europea. Molte aziende tecnologiche avanzate dipendono dalle royalty derivanti dalla concessione di licenze sui brevetti, in particolare quelle dei SEP che costituiscono la base per uno standard di settore come Wi-Fi e 5G, anche per finanziare ulteriore innovazione. La posta in gioco per queste aziende è alta: miliardi di dollari, quote di mercato e ricavi da reinvestire in ricerca e sviluppo. Ufficio europeo dei brevetti (EPO) nella sua lettera inviata al Parlamento Europeo scrive che la proposta “prevede modifiche significative all’attuale quadro normativo per i brevetti SEP e la concessione di licenze a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, come stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).” Inoltre, agiiunge che alcuni di questi cambiamenti proposti “potrebbero non essere adatti a raggiungere gli obiettivi dichiarati e richiedere un'analisi più approfondita” e che le prove presentate dalla CE per giustificare il suo approccio erano inconcludenti (cioè mancanti) e che alcune delle misure proposte sono potenzialmente incoerenti con l’accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale legati al commercio (TRIPS) e con il rispetto dei diritti fondamentali previsti dalla Carta europea dei diritti dell’uomo. l processo di conciliazione EU SEP può essere vantaggioso per alcune aziende (come migliorare la trasparenza su quali brevetti siano essenziali e sulla loro tariffa), ma il vantaggio economico di ciò si svilirebbe dinanzi alla Cina che abuserà del quadro normativo per ignorare i brevetti stranieri o per svalutarli (in termini di determinazione delle royalties). Alcuni commentatori cinesi hanno già sottolineato esattamente questo punto [citazione tradotta]: “La Cina è in realtà il maggiore beneficiario del sostegno dell'UE al nuovo quadro SEP. Questo è diventato anche il motivo principale per cui alcune persone negli Stati Uniti chiedono all’UE di abbandonare questa riforma e ricordare loro che andrà a beneficio della Cina”. La triste realtà è che qualunque cosa l’UE finirà per fare riguardo alle riforme del SEP conferirà validità a ciò che la Cina cercherà inevitabilmente di fare abusando delle regole del SEP per obiettivi protezionistici di politica industriale a danno delle aziende nazionali degli Stati Uniti e dell'Unione Europea. La Cina utilizza questi strumenti per abbassare il prezzo della proprietà intellettuale e della tecnologia straniera.
INTRODUZIONE E RIEPILOGO
La leadership degli Stati Uniti nelle tecnologie avanzate dipende in gran parte dalle tecnologie standardizzate, che a loro volta dipendono dalla ricerca e sviluppo (R&S) finanziati in gran parte attraverso la concessione di brevetti. Un SEP è un brevetto offerto volontariamente come parte di uno standard tecnologico/industriale.
I SEP uniscono l’innovatività dei brevetti al potere diffusivo delle norme. 3 Nel dichiarare il proprio brevetto come “essenziale”, i titolari del brevetto lo rendono disponibile a un mercato più ampio. Queste aziende sostanzialmente scambiano l'esclusività dei loro brevetti con un volume maggiore di uso e potenziali pagamenti di royalty. Le organizzazioni di normazione (SSO) sono essenzialmente i depositari dei SEP. In questo modo, le invenzioni possono essere concesse in licenza all'interno del settore a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie (FRAND). La concessione di licenze consente ai concorrenti di innovare con il SEP, consentendone l’adozione in tutto il settore. Se un'altra azienda desiderasse utilizzare quella tecnologia, dovrebbe concedere in licenza il brevetto (a meno che il titolare del SEP non accetti di rinunciare a tale requisito).
I SEP sono particolarmente importanti per la connettività mobile e digitale.
Ad esempio, lo standard 5G per le telecomunicazioni cellulari comprende circa 25.000 SEP di proprietà di centinaia di titolari di brevetti. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei titolari di SEP offre un'unica licenza per un determinato portafoglio SEP (invece di offrire singole licenze per SEP). Questo è anche il motivo per cui il ruolo di coordinamento della SSO è così importante.
Un fattore che contribuisce alle crescenti battaglie giudiziarie, paese per paese, tra le aziende e alla crescente attenzione dei politici sui SEP, è che sempre più dispositivi sono connessi digitalmente e quindi toccano i SEP, soprattutto per quanto riguarda i veicoli connessi e autonomi.
Il mercato dei SEP è internazionale, quindi gli Stati Uniti e l’UE devono essere consapevoli di come le loro politiche sulla proprietà intellettuale si relazionano e influiscono sugli altri paesi e devono tenere d’occhio ciò che fanno gli altri, dato che ciò si ripercuote sulle loro economie.
Le norme che disciplinano i SEP devono avere un forte orientamento internazionale.4 Questo è il motivo per cui gli Stati Uniti e l'UE devono rimanere concentrati sul panorama globale della proprietà intellettuale, poiché l’innovazione statunitense e europea dipendono da ciò che accade nei mercati globali.
Gli Stati Uniti e anche l'UE ospitano molti dei principali titolari di SEP nel settore delle telecomunicazioni, mentre molti implementatori di SEP si trovano in Cina, come Huawei. Questa ricerca e sviluppo e le tecnologie associate sono fondamentali anche per sostenere la leadership degli Stati Uniti e dell'Unione Europea nello sviluppo di standard tecnici.
I governi stranieri, inclusa la Cina, tentano da tempo di regolamentare le royalties per i SEP per ridurre i costi per le loro aziende nazionali, ridurre le entrate per gli innovatori statunitensi ed europei e avvantaggiare in altro modo le aziende e i prodotti locali.
La legge statunitense sui brevetti riconosce da tempo il principio secondo cui i diritti di licenza stabiliti attraverso la libera negoziazione tra le parti rappresentano il miglior indicatore dell'equo compenso dell'inventore.
La proposta SEP dell’UE potrebbe avere un impatto sulle royalties che le aziende straniere guadagnano in Europa – il che è già abbastanza negativo – ma, cosa ancorpiù importante, fornisce un altro strumento che la Cina potrebbe utilizzare in modo improprio per ridurre o eliminare il ruolo e i costi derivanti dall’utilizzo delle tecnologie statunitensi ed europee e di altre tecnologie straniere. Sfortunatamente, la regolamentazione dell’UE invita essenzialmente la Cina ad aumentare la propria regolamentazione e il controllo sui SEP.
L’Unione Europea appare cieca di fronte a queste implicazioni e all’impatto sulle proprie aziende tecnologiche avanzate.
In una conferenza stampa sulla proposta SEP dell'UE, il commissario europeo Thierry Breton ha affermato che "diamo il benvenuto a chiunque al di fuori dell'Europa applichi regole per essere più trasparenti, prevedibili ed equi, ma essendo molto diplomatico, penso che non sia così ancora in tutto il pianeta.5 Quindi sì, penso che sarebbe positivo che altri applicassero la stessa regola e ovviamente il consolidamento piuttosto che qualsiasi altra cosa… Ma abbiamo la sensazione che ciò che viene applicato in Europa potrebbe essere ben applicato anche all’estero.”
I politici europei dovrebbero essere cauti nell’aggiungere valutazioni SEP discriminatorie al proprio kit di strumenti protezionistici per lo sviluppo industriale.
L’effetto netto sull’Europa potrebbe essere negativo in quanto la Cina potrebbe utilizzare il suo sistema SEP per imporre tassi di royalty artificialmente bassi e vincolanti (anziché non vincolanti) per i SEP europei, il che minerebbe l’innovazione europea.
In ogni caso, spiegas l'ITIF, consentire all’UE e alla Cina di inserire una politica industriale protezionistica nella definizione dei tassi di licenza rappresenta una minaccia strategica per molte aziende tecnologiche avanzate statunitensi. In definitiva, qualsiasi percorso verso una regolamentazione dei tassi SEP diretta dal governo avvantaggia la Cina.
SEP, PROPRIETÀ INTELLETTUALE E COMPETIZIONE GEOPOLITICA PER IL VANTAGGIO DELL'INNOVAZIONE
Molte aziende tecnologiche avanzate dipendono dalle royalty derivanti dalla concessione di licenze sui brevetti, in particolare quelle dei SEP che costituiscono la base per uno standard di settore come Wi-Fi e 5G, anche per finanziare ulteriore innovazione. La posta in gioco per queste aziende è alta: miliardi di dollari, quote di mercato e ricavi da reinvestire in ricerca e sviluppo. Questo è il motivo per cui le aziende statunitensi, europee, cinesi e di altri paesi procedono giudizialmente caso per caso e in ogni paese per definire quale tecnologia faccia parte del portafoglio di brevetti che compongono i SEP, indipendentemente dal fatto che un'azienda stia violando il loro brevetto o meno e quanto dovrebbero essere pagati i titolari dei brevetti per utilizzarlo.
L'obiettivo generale della proposta SEP dell'UE è migliorare la trasparenza, la prevedibilità e l'efficienza del sistema SEP.
Tuttavia, la proposta iniziale del SEP dell’UE si è concentrata sulla creazione di trasparenza e sul contributo dei brevetti agli standard, per impegnarsi maggiormente su un organismo centralizzato che fissa i tassi di royalty.
Il meccanismo UE proposto rende obbligatorio per i titolari dei brevetti lavorare attraverso il meccanismo di conciliazione, il cui risultato non è vincolante, inclusa la decisione di stabilire un tasso di royalty conforme ai principi FRAND. Crea inoltre un sistema non vincolante di controlli a campione per determinare l'essenzialità di un SEP rispetto allo standard sottostante che sarà condotto da valutatori indipendenti selezionati dalla CE secondo una metodologia che sarà determinata dalla CE stessa. 6
In sostanza, la nuova proposta europea sui SEP porterebbe ad un nuovo intermediario/conciliatore che emette un giudizio sui tassi di royalty SEP tra le aziende che, sebbene non vincolante, rende più facile per i tribunali (e paesi come la Cina) abbassare o sottovalutare le royalties SEP.
Anche se la decisione sul tasso del conciliatore non è vincolante, influenzerebbe inevitabilmente i tribunali e altri soggetti che potrebbero utilizzare la decisione come punto di riferimento per ridurre o limitare ulteriormente i pagamenti delle royalty.
I precedenti casi giudiziari che hanno coinvolto SEP in Cina e altrove hanno avuto un impatto simile.
Dato che gli implementatori dei SEP (come le aziende ICT cinesi o le aziende automobilistiche europee) il principale incentivo è quello di rendere le royalties SEP le più basse possibili, queste nuove decisioni tariffarie forniscono loro un punto che potrebbe aiutarli a farlo.
Il ruolo centrale del conciliatore nella fissazione delle royalties è la parte più problematica della proposta dell'UE.7 Questo approccio piacerà alla Cina data la sua lunga storia di abusi di leggi, regolamenti e tribunali per prendere di mira la tecnologia e la proprietà intellettuale straniera nel perseguimento dei propri obiettivi di politica industriale statalista.
Tali valutazioni centralizzate si baserebbero probabilmente sul conteggio dei brevetti, che considererebbero ogni brevetto in uno standard come avente lo stesso valore, anche se il valore economico di un SEP e il grado di importanza che il suo contributo allo standard può variare in modo significativo. È facile capire come i conciliatori cinesi potrebbero sottovalutare il ruolo e il valore dei detentori stranieri di SEP.
Un approccio centralizzato, e potenzialmente dall’alto verso il basso, alla fissazione del tasso di royalty dei SEP, evita di approfondire una valutazione sfumata e specifica del loro valore, che può portare ad una valutazione imperfetta.8 Non importa il fatto che gli approcci top-down alla valutazione delle royalties SEP siano stati respinti nelle sentenze dei tribunali di tutto il mondo. Ad esempio, una recente sentenza del Regno Unito ha stabilito che non vi era “nessun valore” nell’approccio top-down per la stima del tasso di royalty sui brevetti proposto dal querelante; tuttavia, una decisione degli Stati Uniti che utilizzava questo metodo nella sua sentenza è stata annullata in appello dalla Corte degli Stati Uniti.9 Inoltre, un approccio centralizzato e dall’alto verso il basso per produrre un unico tasso di royalty aggregato raccomandato per i SEP non tiene conto della flessibilità e dell’adattabilità consentite dalla negoziazione privata, per cui la possibilità di blocco attraverso il royalties stacking viene evitata attraverso meccanismi contrattuali, come la riduzione del tasso di royalty se il SEP concesso in licenza è combinato con un altro SEP detenuto dallo stesso proprietario.10 Un approccio centralizzato esclude anche l'uso di altri meccanismi di licenza flessibili, come royalties correnti, canoni di licenza forfettari, pagamenti dipendenti dai traguardi raggiunti dal licenziatario, pagamenti come quota di profitti e pagamenti attraverso il capitale dell'azienda del licenziatario. Questi meccanismi affrontano importanti questioni relative ai compensi che un singolo tasso di royalty aggregato non riesce a spiegare.
Da qualche tempo le aziende tecnologiche avanzate hanno avviato azioni legali sui SEP, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni, poiché i SEP soffrono di un problema di azione collettiva. Affinché questi siano utili, sia il titolare del brevetto che il licenziatario devono collaborare. I titolari di brevetti che desiderano massimizzare i rendimenti che possono ottenere dai loro brevetti possono sfruttare il fatto che i loro brevetti sono fondamentali per il funzionamento di una particolare tecnologia, portandoli così a chiedere ingenti pagamenti di royalty. Se le due parti non riescono a mettersi d'accordo, si verifica la cosiddetta “hold-up”, poiché il brevetto è fondamentale per il funzionamento di una tecnologia.
Le relative controversie legali portano a controversie nei tribunali, che determinano i termini FRAND per la licenza. Se non c’è un accordo, le aziende possono uscire dal mercato.11 Tuttavia, il contenzioso può essere una scommessa "tutto o niente". Molti brevetti oggetto di controversia vengono ritenuti non validi o non essenziali, pertanto un titolare di SEP che ha scelto i brevetti sbagliati per la controversia potrebbe ritrovarsi a mani vuote. Al contrario, un attore può ottenere un'ingiunzione, in particolare nei tribunali tedeschi, che sono apprezzati da molti titolari di SEP.12
Sebbene siano in corso procedimenti giudiziari di alto profilo sui SEP, il loro sistema complessivo ha funzionato bene. Ha sostenuto importanti innovazioni nel campo delle telecomunicazioni e l’ampia adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) in tutto il mondo.
Ciò ha contribuito direttamente alla produttività economica in tutto il mondo, dato che le TIC sono uno degli strumenti generali più importanti nell’economia moderna. Mancano dati che dimostrino che l’attuale regime di licenze SEP sia sbilanciato e inefficiente o che consenta ai titolari di SEP di ottenere profitti eccessivi.13 In quest'ottica, la CE ha commissionato uno studio pilota sulla questione dei controlli di essenzialità (ovvero, verificare se un brevetto è veramente essenziale per uno standard).14
Lo studio non ha eliminato la controversia sulla necessità o meno di una regolamentazione sulla trasparenza dell'essenzialità, né vi è consenso sul fatto che le proposte della CE sulla trasparenza dei SEP siano supportate dalle conclusioni dello studio pilota. Ma lo studio ha fornito una base fattuale per valutare l’impatto delle proposte della CE sulla trasparenza dei SEP.15
Tuttavia, in particolare, la CE non ha avviato alcuno studio di accompagnamento sulla proposta di determinazione dei tassi di royalty aggregati. Ciò è altamente problematico in quanto indica un passaggio potenzialmente affrettato verso una regolamentazione tariffaria centralizzata ed è particolarmente pericoloso in quanto si presta a un meccanismo simile in Cina.
L’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) diventerebbe l’autorità centrale del nuovo meccanismo SEP dell’UE. Ciò è problematico per diversi motivi. Anche il ruolo mutevole dell’EUIPO nello sviluppo delle politiche della CE indica risultati problematici. Lo stesso Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha ammesso che “non avrà mai la competenza in materia di brevetti” poiché la sua competenza principale riguarda i marchi e i modelli registrati.16 In secondo luogo, l’EPO ha recentemente scritto al Parlamento Europeo affermando che, sebbene sia esperta nella complessa relazione tra brevetti e norme ed è stata inclusa nelle consultazioni iniziali sulla proposta SEP, che la Commissione Europea non l’ha consultata nei suoi momenti più recenti proposte.17 Nel tentativo di fornire consulenza, l’EPO afferma nella sua lettera che la proposta “prevede modifiche significative all’attuale quadro normativo per i brevetti SEP e la concessione di licenze a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, come stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).” Inoltre, l'EPO ha osservato che alcuni di questi cambiamenti proposti “potrebbero non essere adatti a raggiungere gli obiettivi dichiarati e richiedere un'analisi più approfondita” e che le prove presentate dalla CE per giustificare il suo approccio erano inconcludenti (cioè mancanti).
Inoltre, l’EPO sottolinea che alcune delle misure proposte sono potenzialmente incoerenti con l’accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale legati al commercio (TRIPS) e con il rispetto ai diritti fondamentali previsti dalla Carta europea dei diritti dell’uomo.18
I SEP COME ALTRO PUNTO DI CONFLITTO NELLA BATTAGLIA GEOPOLITICA SULLA TECNOLOGIA
I SEP sono un’altra area in cui le politiche tecnologiche globali e nazionali si scontrano. È pratica comune per le aziende impegnarsi in licenze globali a livello di portafoglio poiché esistono molte tecnologie e brevetti che insieme creano funzionalità comuni e fondamentali per una tecnologia. Le aziende non vogliono negoziare tariffe diverse per ogni paese in cui operano, che per molte aziende è fondamentalmente globale.
Tuttavia, ciò sta diventando complicato, poiché i brevetti sono regolati da leggi nazionali e sempre più settori utilizzano le tecnologie incluse nei SEP. Il contenzioso sui SEP è aumentato, in parte, a causa del fatto che gli standard di connettività (ad esempio, 4G, 5G e Wi-Fi) vengono utilizzati in nuovi settori, come i veicoli connessi, le case intelligenti e le fabbriche intelligenti.19
Ciò può portare a battaglie legali paese per paese tra aziende su brevetti, SEP e royalties. I tribunali del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Cina hanno deciso di avere giurisdizione per determinare i termini e le condizioni FRAND globali che in casi specifici influiscono sulle aziende nel paese di origine del tribunale e all'estero.20 Pertanto una decisione sfavorevole presa in un paese può riversarsi su un altro.
I tribunali nazionali sono i principali attori che giudicano le controversie SEP. A volte le decisioni dei tribunali vengono effettuate tramite arbitrato, ma l'arbitrato SEP è molto limitato.
Le organizzazioni di sviluppo degli standard svolgono un ruolo di supporto con regole secondo le quali le aziende accettano (o meno) di avere il loro brevetto come parte di un SEP e che negozieranno secondo termini FRAND. Ma la loro competenza finisce qui. Non esiste nessun’altra agenzia o istituzione governativa che abbia l’autorità o la competenza per valutare l’essenzialità dei brevetti contenuti nei SEP e il loro valore. Ad esempio, il Patent Trial and Appeal Board (PTAB) degli Stati Uniti e altri organismi simili determinano se un brevetto è valido o meno, ma non determinano se i brevetti sono essenziali per un SEP e quale dovrebbe essere il suo tasso. Inoltre, le decisioni dei tribunali sono ad hoc e disomogenee in termini di fattori che affrontano. I tribunali escogitano molti modi per determinare le tariffe FRAND. Inoltre, non c’è molta trasparenza nella valutazione dei brevetti che compongono i SEP e negli accordi di licenza che le aziende negoziano con i licenziatari. Questi fattori hanno portato alla proposta dell’UE SEP.
Il crescente conflitto geopolitico sulla tecnologia sta avvicinando i governi alla battaglia sui termini e sulle condizioni dei SEP.
Cina, India, Giappone, Corea e Singapore, Regno Unito e Stati Uniti hanno tutti rilasciato o stanno prendendo in considerazione linee guida che regolano i negoziati sulla licenza SEP.21
Ciò è preoccupante poiché la Cina ha dimostrato di essere disposta a utilizzare le proprie leggi e i propri tribunali per sostenere i propri obiettivi di sviluppo industriale protezionistico.
Il processo di conciliazione EU SEP può essere vantaggioso per alcune aziende in qualche modo (come migliorare la trasparenza su quali brevetti siano essenziali e sulla loro tariffa), ma il vantaggio economico di ciò si svilirebbe dinanzi alla Cina che abuserà del quadro normativo per ignorare i brevetti stranieri o per svalutarli (in termini di determinazione delle royalties). Alcuni commentatori cinesi hanno sottolineato esattamente questo punto [citazione tradotta]: “La Cina è in realtà il maggiore beneficiario del sostegno dell'UE al nuovo quadro SEP. Questo è diventato anche il motivo principale per cui alcune persone negli Stati Uniti chiedono all’UE di abbandonare questa riforma e ricordare loro che andrà a beneficio della Cina”.22
LA PROPOSTA EUROPEA DEL SEP OFFRE ALLA CINA LA POSSIBILITÀ DI REPLICARLO E RIPROPORLO PER LA POLITICA INDUSTRIALE
La triste realtà è che qualunque cosa l’UE finirà per fare riguardo alle riforme del SEP conferirà validità a ciò che la Cina cercherà inevitabilmente di fare abusando delle regole del SEP per obiettivi protezionistici di politica industriale.
Il meccanismo di fissazione delle tariffe proposto dall’UE sarebbe già abbastanza preoccupante se diventasse realtà nell’UE, per molti versi è ancora più preoccupante dato il segnale che invia alla Cina per il passato utilizzo delle sue norme IP opache e discriminatorie, antitrust e le relative decisioni giudiziarie e strumenti legali come estensione della politica industriale del governo cinese.
La Cina utilizza questi strumenti per abbassare il prezzo della proprietà intellettuale e della tecnologia straniera. Molto probabilmente, il governo cinese utilizzerà la regolamentazione del tasso SEP a vantaggio di Huawei e di altre aziende cinesi. Come sottolinea il Rhodium Group, mentre la Cina potrebbe non essere all’altezza dei suoi obiettivi di autosufficienza tecnologica (soprattutto nei semiconduttori) e subire un profondo rallentamento economico, potrebbe decidere di utilizzare strumenti extraterritoriali, incluso il potere di veto anti-monopolio sulle fusioni tecnologiche straniere e ingiunzioni anti-causa per i SEP, più energiche come ritorsione per l'inasprimento dei controlli sulle esportazioni e altri controlli da parte degli Stati Uniti e dell'UE.23
La Cina è già diventata un importante campo di battaglia per le controversie internazionali sui SEP stabilendo i propri standard di revisione delle questioni sostanziali e procedurali (figura 1).24 Dei 196 casi SEP dal 2011 al dicembre 2019, il 96% riguardava il settore delle telecomunicazioni.25 Inoltre, come mostrato nella figura 2, oltre il 75% dei casi SEP accettati dai tribunali cinesi si sono verificati tra entità cinesi e straniere. Ciò evidenzia l’enorme posta in gioco nel modo in cui la Cina affronta i SEP nei settori tecnologici avanzati.
Figura 1 : Numero di casi SEP nei tribunali cinesi, 2011–201926
Figura 2 : Nazionalità delle parti nelle cause SEP accettate dai tribunali cinesi, 2011–201927
Diversi segnali specifici dei SEP suggeriscono che la Cina seguirà l’UE nel regolamentare e gestire in modo più rigoroso i SEP e i relativi tassi di royalty.
La Cina è disposta ad abusare di mezzi legali e palesemente illegali (in termini di furto informatico) per acquisire proprietà intellettuale per settori tecnologici avanzati, quindi è facile immaginare che la Cina abusi della regolamentazione SEP per prendere di mira brevetti e tecnologie straniere. Molti esperti legali ed industriali hanno commentato la questione, concentrandosi principalmente sull’applaudire la proposta dell’UE e sull’incoraggiare le autorità cinesi a seguire l’esempio per fissare il tasso di royalty fissato dalle aziende straniere.
Un articolo dell’aprile 2023 su WeMedia coglie il timore generale nell’affermare che la Cina dovrebbe seguire l’UE nel conferire al governo cinese il potere amministrativo al di fuori dei tribunali per [citazione tradotta] “smantellare l’egemonia della proprietà intellettuale degli Stati Uniti”.28
Nel gennaio 2023, la Società cinese per la proprietà intellettuale (CNIP) ha lanciato un progetto e una bozza di proposta sui metodi standard essenziali per la determinazione dei brevetti.29 Nel marzo 2023, Huang Weicai, CEO di MQpat (che fornisce supporto analitico sui brevetti in Cina e aiuta le aziende cinesi a resistere alle rivendicazioni sui brevetti da parte di detentori di diritti stranieri) ha pubblicato un articolo che proponeva un quadro SEP cinese simile al regolamento UE.30
Come in Europa, il settore automobilistico cinese chiede al governo di intervenire sui SEP, dato che i veicoli collegati in rete hanno creato punti di conflitto tra il settore automobilistico e quello tecnologico. Wang Junlei (che lavora presso il China Automotive Technology Research Center Co., Ltd., il ramo della proprietà intellettuale della China Society of Automotive Engineers e l'Ufficio statale per la proprietà intellettuale) ha dichiarato: "Si può dire che l'industria automobilistica cinese sta attualmente affrontando rischi SEP estremamente significativi.”31 Indicativo del timore che la Cina utilizzi la regolamentazione del tasso SEP per indirizzare i pagamenti delle royalties estere nel settore, un articolo di China Automobile News del marzo 2023 stimava che le aziende automobilistiche cinesi pagherebbero circa 683 milioni di dollari in royalties SEP all’anno sulla base degli accordi esistenti. Si dice che Wang JunLei abbia affermato che ciò “limiterebbe notevolmente lo sviluppo del settore cinese dei veicoli intelligenti connessi” e che questo è il motivo per cui la Cina dovrebbe rompere l’attuale quadro delle licenze, stabilire un nuovo modello di licenza e creare un ragionevole “modello cinese” necessario per sviluppare l'industria automobilistica.32
Allo stesso modo, al vertice globale sulla proprietà intellettuale automobilistica del 2023 a Pechino, un partner di uno studio legale locale ha affermato che la proposta dell’UE dimostrava perché era importante che i politici cinesi reagissero e presentassero le proprie proposte per [citazione tradotta] “contribuire alla saggezza cinese e soluzioni cinesi nel campo della governance globale del SEP e promuovono il vigoroso sviluppo delle industrie collegate alla Cina”.33 Le linee guida SEP per il settore automobilistico del Centro cinese di ricerca e tecnologia automobilistica (CATARC), settembre 2022, sono l'unico documento orientativo SEP a livello di settore in Cina.34 Nel marzo 2023, il China Automobile IP Utilization Promotion Center ha pubblicato le linee guida per le licenze SEP, comprese le proposte per calcolare i tassi di royalty SEP.35 Sempre a marzo, Zhu Huarong, un dirigente automobilistico cinese, ha presentato una proposta al Congresso nazionale del popolo cinese sui controlli di essenzialità del SEP.36
I dati cinesi sulla proprietà intellettuale ci parlano di un potenziale trattamento discriminatorio nell’ambito di un nuovo meccanismo SEP centralizzato e top-down
Un approccio top-down per determinare le royalties SEP aggregate in Cina è problematico in quanto fornisce una discrezionalità molto maggiore per valutazioni distorte. Qualsiasi proposta di questo tipo in Cina dovrebbe far scattare un campanello d’allarme negli Stati Uniti e nell'UE, visti gli sforzi passati e attuali di quel paese per rubare e svalutare la tecnologia straniera.37
Sebbene i dati ufficiali riguardanti il trattamento della proprietà intellettuale straniera in Cina siano contrastanti, ci sono dati, casi giudiziari e rapporti più che sufficienti per mostrare il track record della Cina di abusi di leggi e processi giudiziari nelle aree politiche correlate alla proprietà intellettuale. La Cina ha anche una lunga storia nello sfruttamento dei suoi procedimenti giudiziari accelerati per indebolire le giurisdizioni straniere nelle controversie sulla proprietà intellettuale di tutti i tipi. Sulla base dei dati disponibili (anche se curati e non completi), gli stranieri sembrano trattati equamente nei casi legati alla proprietà intellettuale in Cina.38 Secondo i dati ufficiali cinesi, le controversie legate all’estero si aggirano da tempo al di sotto dell’1% del totale (al contrario, negli Stati Uniti, i ricorrenti stranieri sono approssimativamente alla pari con i ricorrenti nazionali).39
Tuttavia, per quanto riguarda le tecnologie strategiche e il SEPS, i dati mostrano chiaramente una discriminazione. Esistono rapporti aneddotici secondo cui i tribunali cinesi discriminano le aziende straniere che acquisiscono tecnologia in questi settori.40 Tutti questi casi importanti hanno coinvolto la tecnologia standardizzata dei telefoni cellulari senza fili. Gli studi evidenziano i rischi che le aziende straniere incontrano quando litigano in aree di interesse per il governo locale o per gli interessi nazionali.41 Ad esempio, gli studi mostrano potenziali pregiudizi nei confronti degli stranieri nel sistema IP cinese, in particolare nei brevetti per il 5G standardizzato e la tecnologia delle telecomunicazioni.42 Inoltre, il Dr. Gaetan De Rassenfosee in "Technology Protectionism and the Patent System: Strategic Technologies in China" ha analizzato i dati di mezzo milione di invenzioni presentate all'ufficio brevetti cinese e ha scoperto che "le applicazioni straniere in campi tecnologici che sono di importanza strategica per la Cina, ha da quattro a sette punti percentuali in meno di probabilità di essere approvata rispetto alle domande locali, a parità di altre condizioni."43 Anche il dottor Gaetan De Rasenfosse, Emilio Raitieri e Ruddi Bekkers hanno documentato errori negli esami da parte dell'ufficio brevetti cinese di SEP di alto valore, analizzando diverse migliaia di domande e concessioni di SEP cinesi e straniere.44 Hanno osservato che le domande SEP straniere divulgate come tali prima dell'ingresso nella fase di esame sostanziale presso l'ufficio brevetti cinese hanno molte meno probabilità di ricevere una sovvenzione rispetto a un richiedente nazionale. Inoltre, se tali domande di proprietà straniera ricevono una sovvenzione, la decisione arriva sostanzialmente più tardi e la portata della sovvenzione viene notevolmente ridotta rispetto alla domanda originaria.45
Parte del problema con i dati è che la mancanza di trasparenza nel sistema cinese significa che raccontano solo una parte della storia. Ciò rende difficile valutare quanto le società straniere possano essere svantaggiate dal regime di proprietà intellettuale. Ha un sistema amministrativo opaco. Ci sono casi inediti o censurati. Ad esempio, alcuni casi importanti, come la più grande sentenza sui brevetti in Cina, che ha coinvolto Schneider Electric (una multinazionale francese) come imputata, non sono mai stati denunciati. Considerando la capacità della Cina di manipolare il proprio sistema di proprietà intellettuale, la trasparenza è chiaramente guidata dallo stato delle relazioni USA-Cina. La pubblicazione dei casi di proprietà intellettuale è stata interrotta durante la recente guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina durante l’amministrazione Trump.46 Come ha affermato Mark Cohen durante la testimonianza al Senato degli Stati Uniti, “l’insufficiente trasparenza sui casi di proprietà intellettuale è il problema più grande nelle relazioni USA-Cina sulla proprietà intellettuale”.47
L'UE ha intentato una causa in seno all'OMC contro la Cina per le sue pratiche non trasparenti nel concedere ingiunzioni anti-suit.48
L'uso bellico delle ingiunzioni anti-causa da parte della Cina è istruttivo per ciò che probabilmente accadrà con un meccanismo di fissazione dei tassi SEP centralizzato e top-down
La volontà della Cina di utilizzare come arma il proprio sistema legale per incidere sulla proprietà intellettuale e sulla politica industriale è chiaramente evidente attraverso l’uso delle ingiunzioni anti-suit (ASI), che sono ordinanze del tribunale che vietano alle parti in causa (aziende) di perseguire controversie parallele in altri paesi. Se lo fanno, le aziende rischiano sanzioni giudiziarie fino a 141.000 dollari al giorno (senza un tetto complessivo). La Cina è diventata uno dei principali utilizzatori di questo rimedio. Emettendo ASI nei casi Conversant v. Huawei e InterDigital v. Xiaomi alla fine del 2020, i tribunali cinesi hanno segnalato una nuova volontà di competere per l’autorità giurisdizionale nelle battaglie globali sui brevetti essenziali per gli standard e sulle licenze FRAND.49
Gli ASI rafforzano la giurisdizione dei tribunali cinesi sulle cause FRAND globali.
L’uso degli ASI da parte della Cina è utile nel contesto della regolamentazione SEP europea in quanto mostra come la Cina ripropone un meccanismo legale occidentale per i propri fini: aumentare il valore della tecnologia cinese e diminuire il valore dei “monopoli” tecnologici stranieri.
Mark Cohen e altri esperti di proprietà intellettuale sottolineano che la pratica cinese dell'ASI è una sorta di “falso amico” linguistico inteso a normalizzare comportamenti scorretti adottando la nomenclatura occidentale. Anche 50 tribunali negli Stati Uniti e altrove emettono ASI, ma a differenza dei paesi di common law, gli ASI cinesi sono esclusivamente di natura extraterritoriale.
Le ASI cinesi fanno parte di uno sforzo nazionale volto ad aumentare il ruolo dei tribunali cinesi nello stabilire norme giudiziarie globali che sono state promosse e approvate dai più alti livelli della leadership politica e giudiziaria cinese.51
Le ASI occidentali sono raramente intese a promuovere il ruolo dei tribunali nelle controversie internazionali, mentre l’uso delle ASI da parte della Cina ha creato nuove cause di azione e conflitti di legge unici. Le ASI cinesi hanno anche accelerato altri cambiamenti nell’aggiudicazione dei SEP per accogliere questo atteggiamento più aggressivo attraverso la creazione di nuove cause di azione, l’adozione di norme uniche sui conflitti di leggi, ecc., mentre il disagio causato dalle ASI occidentali sui sistemi giuridici nazionali è stato relativamente minore.
Come afferma Mark Cohen, gli Stati Uniti e altri dovrebbero guardare alle ASI cinesi esclusivamente in termini funzionali, cioè in termini di come vengono utilizzate per obiettivi industriali. Usare la nomenclatura occidentale per descrivere pratiche sleali può portare alla normalizzazione e all’accettazione inappropriata di tali pratiche. Allo stesso modo, la Cina probabilmente utilizzerà molte delle preoccupazioni, dei componenti e delle funzioni della proposta SEP dell’UE, ma per obiettivi di sviluppo chiaramente industriali.
Nel 2022, l'UE, insieme a Stati Uniti, Canada e Giappone, ha contestato queste pratiche presso l'OMC, sostenendo che la politica della Cina di utilizzare ingiunzioni anti-suit per vietare l'applicazione dei brevetti al di fuori della Cina limita ingiustamente i diritti di brevetto in violazione dell'articolo 28 del l'accordo TRIPS.52
La tesi commerciale dell'UE contro la Cina in seno all'OMC è sembrata, almeno temporaneamente, rallentare l'utilizzo degli ASI da parte di quest'ultima. Tuttavia, la sensazione tra gli osservatori è che la proposta dell’UE SEP abbia dato loro il via libera per riprovare a utilizzare i regolamenti ASI e SEP come desiderano, ovvero come strumento di politica industriale.
CONCLUSIONE: NON FORNIRE COPERTURA ALLA CINA PER CREARE UN NUOVO STRUMENTO DI POLITICA INDUSTRIALE
Le aziende statunitensi ed europee fanno affidamento sulle royalties di licenza derivanti dai loro portafogli di SEP per ottenere rendimenti sui loro investimenti rischiosi e a lungo termine in ricerca e sviluppo, che utilizzano per reinvestire in futura ricerca e sviluppo.
La decisione delle aziende statunitensi di continuare a effettuare investimenti costosi e rischiosi sarà influenzata dalle aggiudicazioni politicizzate dei SEP e dai meccanismi di fissazione dei tassi che riducono i loro rendimenti sugli investimenti. La creazione da parte dell’Europa di un meccanismo top-down per giudicare i SEP creerebbe un’apertura per politicizzare la supervisione dei SEP e fornirebbe alla Cina un modello da replicare e utilizzare per discriminare ulteriormente la tecnologia e le aziende straniere. Considerati i dati e la storia della politica cinese sulla proprietà intellettuale, è facile immaginare uno scenario in cui la Cina propone un meccanismo di aggiudicazione intermediario simile a quello europeo per rivedere e fissare tariffe per i brevetti esaminando i brevetti equivalenti (di proprietà straniera) in Cina e determinandoli. non essenziale (quindi non un SEP) o determinando il brevetto essenziale, ma fissando un tasso diverso che svaluta il brevetto perché è di proprietà di un'azienda straniera.
Fonte ITIF
1.“Iniziativa di collaborazione congiunta ITA-NIST-USPTO in materia di standard; Avviso di sessione di ascolto pubblico e richiesta di commenti", Registro federale, 11 settembre 2023, https://www.federalregister.gov/documents/2023/09/11/2023-19667/joint-ita-nist-uspto-collaboration -iniziativa-relativa-alle-norme-avviso-della-sessione-di-ascolto-pubblico
2.Commissione europea, “Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti essenziali standard e che modifica il regolamento (UE) 2017/1001”, 27 aprile 2023, https://single-market-economy.ec.europa . eu/publications/com2023232-proposal-regulation-standard-essential-patents_en
3.Maximilian von Laer, Knut Blind e Florian Ramel, “Brevetti essenziali standard e catene di valore globali dell’ICT con un focus sul recupero del ritardo della Cina”, Politica delle telecomunicazioni, volume 46, numero 2, marzo 2022, https://www. sciencedirect.com/science/article/pii/S030859612100015X .
4.Fredrik Erixon, “Potere, cooperazione e brevetti essenziali standard – Revisione del tentativo di riforma della Commissione europea”, Centro europeo per l’economia politica internazionale, ottobre 2023, https://ecipe.org/blog/standard-essential-patents-european- commissioni-offerta-di-riforma/ .
5.“Conferenza stampa di Thierry Breton, commissario europeo, sulle nuove regole per completare il mercato unico dei brevetti”, Commissione europea, 27 aprile 2023, https://audiovisual.ec.europa.eu/en/video/I-240304 .
6.Alden Abbott, Christine McDaniel e Satya Marar, "La bozza della Commissione europea "Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti standard essenziali" è inutile e dannosa", Mercatus Center, 23 maggio 2023, https: / /www.mercatus.org/research/public-interest-comments/european-commissions-draft-proposal-regulation-european .
7.Commissione europea, “Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti essenziali standard e che modifica il regolamento (UE) 2017/1001”, 27 aprile 2023, https://single-market-economy.ec.europa . eu/publications/com2023232-proposal-regulation-standard-essential-patents_en .
8.Keith Mallinson, "Critica dell'impostazione della tariffa top-down nel caso TCL v. Ericsson", WiseHarbor, 30 aprile 2018, https://www.wiseharbor.com/wp-content/uploads/2018/04/Mallinson-Critique-of -TCL-Ericsson-Decision-30-April-2018.pdf .
9.Jan Wolfe, "Fed Circuit lancia il brevetto vinto da 100 milioni di dollari di Ericsson contro TCL", Reuters, 14 aprile 2020, https://www.reuters.com/article/ip-patent%20-tcl/fed-circuit-tosses-ericssons -100 milioni di brevetti vinti contro tcl-idUSL2N2C22MD .
10.Alden Abbott, Christine McDaniel e Satya Marar, "La bozza della Commissione europea "Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti standard essenziali" è inutile e dannosa", Mercatus Center, 23 maggio 2023, https: / /www.mercatus.org/research/public-interest-comments/european-commissions-draft-proposal-regulation-european .
11.Florian Mueller, "Il prossimo produttore di smartphone si prepara a uscire dalla Germania a causa dell'ingiunzione sui brevetti Nokia: la cinese Vivo fa un annuncio ufficiale mentre Nokia non rispetta le stime sugli utili, Foss Patents, 23 aprile 2023, http://www.fosspatents.com/2023/04/next -smartphone-maker-preparing-to-exit.html .
12.Joachim Henkel, “La proposta di regolamento UE sui SEP (I): i problemi che affronta”, Kluwer Patent Blog, 19 aprile 2023, https://patentblog.kluweriplaw.com/2023/04/19/the-proposed-eu -regolamento-sui-set-i-problemi-che-affronta/ .
13.Alden Abbott, Christine McDaniel e Satya Marar, "La bozza della Commissione europea "Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti standard essenziali" è inutile e dannosa", Mercatus Center, 23 maggio 2023, https: / /www.mercatus.org/research/public-interest-comments/european-commissions-draft-proposal-regulation-european .
14.“Studio pilota per la valutazione dell’essenzialità dei brevetti essenziali standard”, Commissione europea, 20 novembre 2020, https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC119894 .
15.Justus Baron, post di Linkedin, https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7118959895306993665/ .
16.Trevor Little, “Un anno all’EUIPO: un’intervista approfondita con il direttore esecutivo Christian Archambeau”, World Trademark Review, 30 giugno 2022, https://www.worldtrademarkreview.com/article/year-the-euipo-in -intervista-profondita-direttore-esecutivo-christian-archambeau .
17.Lettera di António Campinos, presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti, al presidente, al vicepresidente e relatore della commissione giuridica del Parlamento europeo, 18 ottobre 2023.
18.Ibid.
19.LexisNexus, "Tendenze del contenzioso SEP: cosa dicono i dati?", 3 maggio 2021, https://www.lexisnexisip.com/resources/sep-litigation-trends-what-does-the-data-say/ .
20.Vedere. Sentenza della Corte suprema del Regno Unito del 26 agosto 2020, Unwired Planet contro Huawei, UKSC 2018/0214, [2020] UKSC 37, Decisione del tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto centrale della California, TCL contro Ericsson, caso n. 8 :14-cv-00341-JVS-DFM con il consenso di entrambe le parti. Sentenza della Corte Suprema cinese del 19 agosto 2021, OPPO v Sharp, Zui Gao Fa Zhi Min Xia Zhong No. 517, Ordinanza della Corte intermedia di Wuhan del 23 settembre 2020, Xiaomi v. Interdigital, (2020) E 01 Zhi Min Chu 169 No 1; Ordinanza del tribunale intermedio di Wuhan, Samsung contro Ericsson [2020], caso E 01 Zhi Min Chu n. 743.
21.Vedere: Guida dell'Ufficio brevetti giapponese alle negoziazioni di licenza che coinvolgono brevetti essenziali standard; Linee guida della Corea del Sud sull’esercizio ingiusto dei diritti di proprietà intellettuale; Linee guida della Commissione Concorrenza e Consumatori di Singapore sul trattamento dei diritti di proprietà intellettuale. Gli Stati Uniti d'America hanno ritirato la loro dichiarazione politica sulle negoziazioni di licenza e sui rimedi per i brevetti essenziali per gli standard soggetti agli impegni FRAND e hanno concluso un memorandum d'intesa con il Centro di arbitrato e mediazione dell'OMPI. Nel 2021, il Regno Unito ha avviato una revisione dei SEP e dell'innovazione. Il Dipartimento indiano delle telecomunicazioni sta discutendo una proposta per istituire un comitato di gestione della proprietà intellettuale di Digicom per facilitare la concessione di licenze e la gestione della proprietà intellettuale nel settore delle telecomunicazioni. La Cina si è consultata sui progetti di modifica dei regolamenti di attuazione della sua legge antimonopolio. L'Ufficio Brevetti giapponese sta rivedendo le sue linee guida e il METI ha lanciato un gruppo di studio sull'ambiente di concessione delle licenze dei SEP.
22.[tradotto] Wu Zheng, "Europa, il gruppo di negoziazione dei licenzianti diventa ancora una volta il fulcro di SEP", Wechat, 8 ottobre 2023, https://mp.weixin.qq.com/s?__biz=MzIxNzc4NzI5NQ==&mid=2247501471&idx =1&sn=c2681370a694045e56e3975562e0a218&chksm=97f6f86fa08171792a1523d4f6eac71646ad5147d4a4e2f8b72311455ffde612ae374148fad5#rd .
23.Reva Goujon, "Running Target: controlli tecnologici statunitensi di livello successivo sulla Cina", Rhodium Group, 28 settembre 2022, https://rhg.com/research/running-target/ .
24.Wei Huang, “Una revisione dello sviluppo delle controversie relative al SEP in Cina e prospettive per la tendenza futura”, Competition Policy International, 15 novembre 2022, https://www.competitionpolicyinternational.com/a-review-of-the -sviluppo-delle-controversie-relative-a-settembre-in-cina-e-prospettive-per-il-trend-futuro/#_ftnref28 .
25.Zhao Qishan e Lu Zhe, “Statistiche dei casi SEP cinesi nel 2011-2019”, LexField, luglio 2020, https://chinaipr2.files.wordpress.com/2020/07/statistics-of-chinese-sep-cases- in-2011-2019-lexfield9892.pdf .
26.Ibid.
27.Ibid.
28.[tradotto] Huang Xiaoying, “SEP europeo nel caos”, WeChat, 6 aprile 2023, https://mp.weixin.qq.com/s/WZQc2RW3Ydscu27Cz4WDdQ .
29.[tradotto] “Annuncio della China Intellectual Property Research Association sul primo lotto di unità di redazione di una serie di standard di gruppo come "Metodo per la determinazione dei brevetti essenziali standard", China Intellectual Property Society, 17 marzo 2023, http: / /www.cnips.org.cn/a18047.html .
30.[tradotto] Huang Weicai, "Moqiu: New Framework for Standard Essential Patent Licensing", WeChat, 10 marzo 2023, https://mp.weixin.qq.com/s?__biz=MzI2NzQ3ODgyOQ==&mid=2247484774&idx=1&sn= 013da8b7cdc8e3ca8118d1f7b5695b4d&chksm=eaff7724dd88fe32d109fc6b3269511be991bf1136a420253af796b912956284eeffad924e3c#rd ; Pechino Moqiu Technology Co., http://www.mqpat.com/ .
31.[tradotto] Shi Yunyun, "SEP: spendere 5 miliardi all'anno è un po' ingiusto", WeChat, 31 marzo 2023, https://mp.weixin.qq.com/s?__biz=MzA5MzIzMjIwNg%3D%3D&mid=2652444681&idx =2&sn=01b79e692b4928e737f3b35004c6d693&chksm=8b8cb528bcfb3c3e7826487b956ea183a9eb8928775e29b53e934b93787090b4ef3432540b3b&rd .
32.Ibid.
33.[tradotto] Zhang Jian, "Sfide e risposte nel campo dei brevetti essenziali per gli standard automobilistici", 12 maggio 2023, http://www.ipforefront.com/article_show.asp?id=3164&BigClass=%E4%B8%93% E6%A0%8F .
34.[tradotto] "Il ramo della proprietà intellettuale della China Automotive Industry Association, il gruppo di promozione IMT-2020 (5G) e altri hanno rilasciato congiuntamente le "Linee guida per la concessione di licenze di brevetti essenziali per gli standard dell'industria automobilistica", WeChat, 13 settembre 2022, http: // mp.weixin.qq.com/s?__biz=MzUzMjEyMzk3Mw==&mid=2247491234&idx=1&sn=9ba8067fc8a7815234dc5832c5d25e6a&chksm=fab94688cdcecf9e52bf956635ab0e07df 59537d72639bcf6bb684baef6639507cead61d6db0&scene=21# wechat_redirect .
35.[archivio Internet di Wayback Machine, tradotto] “Linee guida della licenza di brevetto essenziale standard per l’industria automobilistica”, China Automotive IP Utilization Promotion Center, 13 settembre 2022, https://web.archive.org/web/20230324034312/autoip.com . cn/contents/431/1904.html .
36.[tradotto] Centro per la promozione dell'utilizzo della proprietà intellettuale in Cina, “Guarda le due sessioni | "Suggerimenti per migliorare il meccanismo di risoluzione dei conflitti di brevetti standard-essenziali" del presidente di Changan Automobile, Zhu Huarong, e la sua interpretazione", WeChat, 9 marzo 2023, https://mp.weixin.qq.com/s/DbM4794KF4MJyQnCMDq7HQ .
37.Alden Abbott, Christine McDaniel e Satya Marar, "La bozza della Commissione europea "Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui brevetti standard essenziali" è inutile e dannosa", Mercatus Center, 23 maggio 2023, https: / /www.mercatus.org/research/public-interest-comments/european-commissions-draft-proposal-regulation-european .
38.I dati selezionati, sebbene utili nello sviluppo di strategie, non sono completi. March Cohen, "Un aggiornamento sui rapporti basati sui dati sull'ambiente di applicazione della proprietà intellettuale in Cina", China IPR, 13 luglio 2020, https://chinaipr.com/2020/07/13/an-update-on-data-driven- report-on-chinas-ip-enforcement-environment/ .
39.Mark A. Cohen, “Engaging and Anticipating China on IP and Innovation”, testimonianza davanti alla commissione giudiziaria del Senato, sottocommissione per la proprietà intellettuale, 18 aprile 2023, https://www.judiciary.senate.gov/imo/media /doc/2023-04-18%20PM%20-%20Cohen%20-%20Testimony.pdf .
40.Stu Woo e Daniel Michaels, “L’arma più recente della Cina per conquistare la tecnologia occidentale: i suoi tribunali”, Wall Street Journal, 20 febbraio 2023, https://www.wsj.com/articles/us-china-technology-disputes-intellectual- proprietà-europe-e749a72e .
41.Ibid.
42.Gaetan de Rassenfosse, Emilio Raiteri e Rudi Bekkers, “Discrimination Against Foreigners in the Patent System: Evidence from standard-essential patents”, SSRN, 2 gennaio 2023, https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm ?id_astratto=3007699 ; Hillary Santuary, “L’ufficio brevetti cinese discrimina gli stranieri?”, EPFL, 9 aprile 2021, https://actu.epfl.ch/news/does-the-chinese-patent-office-discriminate-agains/ .
43.Gaétan de Rassenfosse e Emilio Raiteri, “Protezionismo tecnologico e sistema dei brevetti: prove dalla Cina”, J Ind Econ, 70: 1-43. https://doi.org/10.1111/joie.12261 .
44.Gaetan de Rassenfosse, Emilio Raiteri e Rudi Bekkers, “Discrimination Against Foreigners in the Patent System: Evidence from standard-essential patents”, SSRN, 2 gennaio 2023, https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm ?abstract_id=3007699 .
45.Ibid.
46.Mark A. Cohen, “Engaging and Anticipating China on IP and Innovation”, testimonianza davanti alla commissione giudiziaria del Senato, sottocommissione per la proprietà intellettuale, 18 aprile 2023, https://www.judiciary.senate.gov/imo/media /doc/2023-04-18%20PM%20-%20Cohen%20-%20Testimony.pdf .
47.Ibid.
48.“WT/DS611 - Cina – Applicazione dei diritti di proprietà intellettuale”, Commissione europea, https://policy.trade.ec.europa.eu/enforcement-and-protection/dispute-settlement/wto-dispute-settlement/wto-disputes -cases-involving-eu/wtds611-china-enforcement-intellectual-property-rights_en .
49.Jorge L. Contreras e Yang Yu, le nuove ingiunzioni anti-causa della Cina modificheranno l'equilibrio del contenzioso FRAND globale? (5 novembre 2020). Patently-O, 22 ottobre 2020, Documento di ricerca del College of Law dell'Università dello Utah n. 403, disponibile su SSRN: https://ssrn.com/abstract=3725921 o http://dx.doi.org/10.2139/ ssrn.3725921 .
50.Mark A. Cohen, “Engaging and Anticipating China on IP and Innovation”, testimonianza davanti alla commissione giudiziaria del Senato, sottocommissione per la proprietà intellettuale, 18 aprile 2023, https://www.judiciary.senate.gov/imo/media /doc/2023-04-18%20PM%20-%20Cohen%20-%20Testimony.pdf ; Mark Jia, Illiberal Law in American Courts, University of Pennsylvania Law Review, vol. 168, 24 luglio 2019, https://ssrn.com/abstract=3426223 o http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3426223 .
51.Mark A. Cohen, “Engaging and Anticipating China on IP and Innovation”, testimonianza davanti alla commissione giudiziaria del Senato, sottocommissione per la proprietà intellettuale, 18 aprile 2023, https://www.judiciary.senate.gov/imo/media /doc/2023-04-18%20PM%20-%20Cohen%20-%20Testimony.pdf ;
52.“WT/DS611 - Cina – Applicazione dei diritti di proprietà intellettuale”, Commissione europea, https://policy.trade.ec.europa.eu/enforcement-and-protection/dispute-settlement/wto-dispute-settlement/wto-disputes -cases-involving-eu/wtds611-china-enforcement-intellectual-property-rights_en .
53.Florian Mueller, "Il Segretario al Commercio degli Stati Uniti ha espresso le 'preoccupazioni' dell'amministrazione Biden sulla proposta di regolamento SEP dell'UE, comunicandole anche alla Commissione europea: audizione del Senato", Foss Patents, 4 maggio 2023, http://www.fosspatents.com/2023 /05/us-secretary-of-commerce-expressed.html .
Comments