Il Cremlino ieri notte ha pubblicato sul proprio sito le richieste formulate nei confronti della NATO e di Washington. L'ultimatum contiene condizioni "inaccettabili" dall'occidente. La finalità è facilmente intuibile
di Nicola Iuvinale
Le proposte, che sono state presentate ai funzionari della NATO e degli Stati Uniti all'inizio di questa settimana, contengono ampie concessioni e garanzie alla Russia.
Il documento delinea due distinti accordi legali; uno tra Stati Uniti e Russia, l'altro tra NATO e Russia.
L'accordo con Washington prevede che gli Stati Uniti si impegnino a non espandersi verso est della NATO e rifiutino l'eventuale futura ammissione di Stati appartenenti all'ex Unione Sovietica.
La parte rilevante dell'accordo con la NATO copre temi simili ma è formulata in modo leggermente diverso; i membri dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) si assumono la responsabilità di vietare l'ulteriore espansione della NATO, inclusa l'Ucraina e altri stati (il primo riferimento è alla Georgia).
Sia la versione NATO che quella statunitense dell'accordo vietano il dispiegamento di armi straniere e l'istituzione di basi militari straniere, occidentali o russe, in Ucraina e nell'ex sfera sovietica.
Il documento vieta altresì il dispiegamento di ulteriori forze NATO al di fuori dei territori in cui si trovavano prima dell'allargamento ad est della NATO, nel maggio 1997, salvo circostanze eccezionali e salvo accordo di entrambe le parti.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che l'alleanza ha ricevuto la bozza della proposta, aggiungendo che qualsiasi dialogo con Mosca "dovrebbe anche affrontare le preoccupazioni della NATO sulle azioni della Russia, basarsi su principi e documenti fondamentali della sicurezza europea e svolgersi in consultazione con i partner europei della NATO, come l'Ucraina”.
Stoltenberg ha già respinto la richiesta della Russia di rinunciare formalmente alla dichiarazione della NATO del 2008 secondo cui l'Ucraina alla fine diventerà membro dell'alleanza; sia la NATO che l'UE hanno precedentemente segnalato che non accetteranno alcun divieto legale sul diritto dell'Ucraina di chiedere l'adesione alla NATO.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato al Washington Post che le richieste pubblicate dal Cremlino sono "inaccettabili" e che Mosca "lo sa", aggiungendo che è "inutile" condurre i negoziati in pubblico.
Michael Kofman, direttore del programma di studi sulla Russia presso il Center for Naval Analysis e membro del Kennan Institute di Washington, DC, ha offerto su Twitter una desolante valutazione dei colloqui in corso: "Mosca ha chiesto cose che non potrà mai ottenere".
L'affermazione di Kofman fa eco alla preoccupazione che la proposta e lo stile usato di "prendere o lasciare" sia effettivamente un "ultimatum di luglio" che il Cremlino sa pienamente che sarà respinto dall'Occidente e che il rifiuto potrebbe, quindi, essere il pretesto per un'ulteriore escalation militare o una futura azione militare.
La bozza è stata pubblicata contemporaneamente l grande raduno di forze russe sul confine orientale dell'Ucraina.
Esperti militari e alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno precedentemente valutato che Mosca potrebbe lentamente gettare le basi per un'operazione militare decisiva contro l'Ucraina.
"Non sappiamo se il presidente [Vladimir] Putin abbia preso la decisione di invadere l'Ucraina", ha detto il segretario di Stato Antony Blinken all'inizio di questo mese.
“Sappiamo che sta mettendo in atto la capacità di farlo in breve tempo, se lo decidesse. Quindi, nonostante l'incertezza sull'intenzione e sui tempi, dobbiamo prepararci a tutte le contingenze mentre lavoriamo per fare in modo che la Russia inverta la rotta".
La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha affermato che l'amministrazione Biden studierà la bozza della proposta russa con "i nostri alleati e partner europei". Psaki ha aggiunto che gli Stati Uniti non comprometteranno "i principi chiave su cui è costruita la sicurezza europea, incluso il diritto di tutti i paesi di decidere il proprio futuro e la propria politica estera senza interferenze esterne".
L'amministrazione Biden dovrebbe commentare le proposte russe la prossima settimana.
Fonte TheNationalInterest
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