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Immagine del redattoreGabriele Iuvinale

La Cina e la sua "guerra di influenza" mondiale

G e N iuvinale

Un articolo pubblicato su Le Monde il 4 settembre scorso dal titolo

“Come la Cina sta rafforzando la sua guerra di influenza per dimostrare il suo potere” parla di una esclusiva inchiesta riguardante lo Stato asiatico.

E' un approfondimento impressionante con effetti devastanti sulla geopolitica internazionale.


Il quotidiano francese sostiene che il Partito Comunista Cinese è passato, da tempo, ad una fase politica molto più aggressiva di consolidamento del proprio potere interno ed internazionale.



In pratica, viene rappresentata come una piovra, cioè come un'impresa tentacolare che ha ramificazioni su tutto il globo. La Cina ha intrapreso una gigantesca guerra “di influenza” per dimostrare tutto il suo potere.

Lo rivela, dice l'articolo, uno studio di 600 pagine che sarà pubblicato nei prossimi giorni dall'Istituto di Ricerca Strategica della Scuola Militare francese (Irsem).

Gli autori del rapporto affermano che sotto Xi Jinping la Cina è entrata in una nuova e più aggressiva fase di consolidamento del suo potere grazie al rafforzamento del sistema politico (lo ha fatto attraverso una serie di leggi ad hoc varate dal 2015 in poi), con l'uso della retorica sulla assoluta supremazia del PCC, al punto tale che, per i ricercatori, oggi

qualsiasi cittadino o azienda cinese ha l'obbligo di collaborare con i servizi di intelligence".

Le operazioni poste in essere mobilitano tutte le leve possibili, attraverso una gigantesca opera di sintetizzazione delle fonti internazionali, dalla diplomazia al cinema, dalle università alle aziende, dai media ai partiti.

Secondo il rapporto Pechino persegue 4 obiettivi chiave:

  • difendere il modello cinese

  • elogiare la tradizione del Paese

  • convincere della sua benevolenza

  • insediare il suo potere

La Cina, dunque, “seduce e soggioga”, ma anche “infiltra e costringe”, dicono i ricercatori. Si tratta cioè di una strategia che risale alla rivoluzione comunista russa e poi cinese: allearsi con nemici di secondo rango per combattere contro i primi e utilizzare alleati temporanei - a volte "utili idioti" - per raggiungere i propri obiettivi ideologici.

I fatti completi vengono raccontati in questo video.



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