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Immagine del redattoreNicola Iuvinale

Uno scontro postbellico tra Russia e Occidente è inevitabile

La fine della guerra in Ucraina farà risorgere una nuova guerra fredda allargata.

70 anni di pace l'Europa non li aveva mai vissuti in tutta la sua storia.

Mai.

La fine della guerra traccerà una nuova linea rossa che conterrà ad est, Russia e Bielorussia e

ad ovest la nuova Nato rafforzata e allargata.

Seppur indebolita e forse perdente dalla guerra in Ucraina, la Russia continuerà con un atteggiamento litigioso ed arrogante ad infastidire gli altri paesi, approfittando di ogni debolezza dell'avversario e minacciando, quando necessario, l'uso di armi nucleari che fornirà al compagno Lukashenka.

Questo stato di cose sarà una tragedia per gli Stati Uniti, come per l'Europa.

Non ci sarà un'Europa intera, libera e in pace. L'Europa, una volta che il fumo e la polvere della guerra si saranno depositati in Ucraina, sarà quello che è sempre stata: un campo di battaglia, e su questo campo di battaglia gli Stati Uniti non saranno un lontano osservatore.

Non potrà permetterselo. Anche se lo sguardo più preoccupante dovrà volgerlo al Pacifico dove Pechino si è fatta sempre più pericolosa.

Starà da una parte, con i suoi numerosi alleati, nelle trincee e, al di là, il suo avversario più antico e familiare....con alle spalle il suo partner silenzioso: il demiurgo del "sogno cinese, della comunità dal destino condiviso per l'umanità", il restauratore del neomaoismo, l'"eterno padre Xi".

Si, perché al di là dell'odio verso l'occidente che nutrono Putin e Xi, dell'acceso nazionalismo che li anima, la Russia dovrà proteggere il confine nord della Cina.

Questo è stato deciso tra i due.

La Nato non potrà MAI accerchiare "la terra di mezzo", altrimenti....

Benvenuti nella nuova guerra fredda.



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