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Immagine del redattoreGabriele Iuvinale

USA, arrivano i primi due laboratori " BRAVO AI" warfighting in Europa e nell’Indo-Pacifico



G e N Iuvinale


Gli Stati Uniti hanno deciso di realizzare i primi due laboratori da battaglia con l'uso dell'Intelligenza Artificiale all’estero.


Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD), infatti, ha annunciato l'intenzione di istituire due "BRAVO AI Battle Labs" in Europa e nella regione indo-pacifica nel nuovo anno fiscale.

Foto DIU official

È la prima volta che le forze armate statunitensi creano un'unità di questo tipo al di fuori dai confini nazionali, il che significa che stanno spostando la tecnologia dell'intelligenza artificiale dalla fase della ricerca e della sperimentazione a quella di prova operativa, assumendo la guida dei programmi pertinenti nelle due direzioni strategiche sopra menzionate.



Promuovere l'applicazione dell'AI in combattimento


Attualmente l'Aeronautica, l'Esercito e la Marina americana hanno laboratori di ricerca sull'AI, a differenza delle accademie militari e di alcune basi di prova delle forze armate che, invece, hanno solo centri di ricerca o strutture di formazione sull'Intelligenza Artificiale.


In conformità con il principio della separazione tra comando operativo e direzione amministrativa dell'esercito americano, i laboratori e le strutture di formazione dei servizi militari e delle relative accademie si concentrano principalmente su argomenti tecnici e le loro risorse sono per lo più utilizzate per la costruzione di attrezzature.


Al contrario, la natura dei BRAVO AI Battle Labs in Europa e nella regione indo-pacifica sarà quella di una vera e proria unità da combattimento, subordinata rispettivamente al Comando europeo e al Comando indo-pacifico degli Stati Uniti.


Joe Larson, deputy chief digital and artificial intelligence officer for algorithmic warfare presso il DoD, ha dichiarato che il Chief Digital and Artificial Intelligence Office e il Defence Innovation Group si occuperanno entrambi della costruzione dei laboratori nei due teatri operativi per guidare l'applicazione operativa della tecnologia emergente.


Stesso nome ma competenze differenti

I laboratori BRAVO AI warfighting del Comando europeo e del Comando indo-pacifico hanno lo stesso nome, ma ciascuno avrà un obiettivo diverso.


Quello europeo, in particolare, si concentrerà sull'applicazione dei dati informativi sul campo di battaglia e nel mettere in pratica i risultati dei precedenti laboratori di ricerca sull'AI dell'Aeronautica e dell'Esercito.


"L'uso di strumenti emergenti di intelligenza artificiale per analizzare e sfruttare rapidamente i dati per ottenere un vantaggio decisionale è fondamentale nell'attuale ambiente di minaccia sempre più complesso", ha dichiarato il Maggiore Generale dell'Esercito degli Stati Uniti Peter Andrysiak, Capo di Stato Maggiore del Comando Europeo USA. "Stabilire uno dei laboratori BRAVO AI Battle nella regione dell'USEUCOM è un investimento importante per questo comando. Il laboratorio consentirà una maggiore innovazione ai margini, con i nostri alleati e partner, contro una serie di sfide in un momento cruciale per il comando".

Secondo i funzionari militari statunitensi, il "crowdsourcing dell'intelligence", vale a dire la condivisione dei dati in tempo reale, l'"analisi delle correlazioni globali" e l'"intervento sulle opinioni" da parte dei robot sociali nell'era dell'AI contribuiranno a trasformare i dati preziosi in informazioni e in intelligenza operativa, oltre che in una piattaforma per il processo decisionale.


Il laboratorio situato presso il Comando Indo-Pacifico, invece, si concentrerà sull'applicazione tattica di navi di superficie/subacquee senza equipaggio, nuovi veicoli aerei senza equipaggio, robot da combattimento e altre piattaforme di combattimento intelligenti.


Secondo il concetto della "Indo-Pacific strategy" degli Stati Uniti, l'esercito americano prevede di dispiegare il 60% delle sue forze navali e aeree nella regione indo-pacifica. La scelta di stabilire un laboratorio di battaglia di intelligenza artificiale nella regione, dunque, è finalizzata all'apprendimento approfondito e alla comprensione dell'ambiente del campo di battaglia e dei dati di combattimento, in modo da migliorare l'efficacia delle armi intelligenti nella guerra reale.


Accelerazione dell'AI nelle forze armate


La creazione di laboratori di battaglia per l'intelligenza artificiale all'estero è un altro passo avanti nella strategia americana di militarizzazione dell'AI.


Joe Larson ha detto che il laboratorio BRAVO prevede di organizzare una serie di "hackathon" a livello governativo nel 2024 per selezionare i talenti della tecnologia AI.

Gli Stati Uniti utilizzeranno il laboratorio per reclutare talenti nel campo dell'intelligenza artificiale e creeranno una struttura relativamente libera, articolata tra tutte le branche dell'esercito e persino nel team tecnologico dell'impresa governativa, per arrivare gradualmente ad un'espansione di scala.


"Tutti i cittadini statunitensi possono fare domanda per partecipare agli hackathon pubblici BRAVO", ha detto Stuart Wagner, Air Force Chief Digital Transformation Officer e agente esecutivo per i BRAVO AI Battle Labs.

"Nel corso di tre hackathon BRAVO in sei siti diversi, sono stati prodotti 81 prototipi operativi in tre classificazioni a partire da dati operativi del Dipartimento della Difesa, a un costo pari a circa il 2 per cento delle attuali pipeline di innovazione del prodotto minimo vitale del Dipartimento della Difesa, come le sovvenzioni del programma di ricerca Small Business Innovation Research Program Phase II".


Dall'hackathon BRAVO 10 del marzo 2023 a Hurlburt Field, in Florida, il 33% di questi progetti è stato utilizzato in produzione o ha ricevuto impegni di finanziamento successivi per un totale di oltre 75 volte il costo dell'hackathon stesso. Decine di prototipi provenienti da eventi precedenti sono stati ulteriormente finanziati e hanno avuto un impatto sui principali programmi di difesa in settori quali i modelli linguistici di grandi dimensioni, i lanci spaziali, la telemetria di volo e la biometria, la resilienza dei radar, i sistemi senza equipaggio, il recupero del personale, il rilevamento e il targeting, l'esperienza dell'utente, l'analisi dell'intelligence e quella automatizzata dei rapporti situazionali, la valutazione dei danni di battaglia, l'affidabilità dei sistemi di comunicazione critici e le operazioni legali e amministrative.


L'U.S. Air Force ha già completato il test di volo dell'aereo dimostrativo X-62A guidato dall'intelligenza artificiale - sviluppato sul modello del jet da combattimento F-16D - dotato di apparati di tracciamento e calcolo dei dati, sistemi di controllo automatico del volo e altri moduli intelligenti.



Aereo dimostrativo X-62A dell'aeronautica americana.

All'inizio di quest'anno, il numero di caccia F-16D attivi presso l'Esercito degli Stati Uniti è superiore a 90. Dopo una modifica su larga scala, il velivolo diventerà una parte importante della futura Forza di combattimento intelligente.

L'Esercito - che è stato il primo ad avviare il progetto di ricerca sulle armi ad intelligenza artificiale nelle forze armate - ha inserito nel piano di sviluppo la costruzione di una forza di combattimento, armatura intelligente, trasporto e supporto logistico come uno dei tre obiettivi principali, che coincide con quelli del laboratorio BRAVO.


Con l'avvio del laboratorio AI warfighting del Comando europeo, l'Esercito statunitense potrà fare affidamento su una serie di basi militari nella regione per testare la macchina intelligente X-62A - oltre ad ulteriori attrezzature temporaneamente integrate nella squadra di aviazione ed in altre unità - al fine si accelerarne il processo di operatività.


"Questi laboratori multiclasse raccoglieranno i dati operativi del teatro - compresi quelli logistici, informatici e telemetrici - e li condivideranno con l'impresa del Dipartimento della Difesa, fornendo hub centrali per l'integrazione digitale tra enti federali, industria, partner della coalizione e cittadini americani".

Non molto tempo fa, le quattro navi senza pilota di grandi e medie dimensioni dell'Esercito degli Stati Uniti si sono recate per la prima volta nella regione indo-pacifica per effettuare dispiegamenti operativi e completare i test di verifica in una serie di corsi operativi, tra cui i coordinamenti unmanned/manned e aria-mare, nonchè per il testare nuovi concetti operativi.


Si prevede che l'avvio del laboratorio BRAVO AI del Comando indo-pacifico degli Stati Uniti aumenterà il numero dei dispiegamenti di armi intelligenti nella regione, dando vita alla prima unità di combattimento intelligente dell'esercito statunitense di stanza in quell'area.

La corsa agli armamenti con l'uso dell'intelligenza artificiale


Oltre all'accelerazione del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per quanto riguarda l'applicazione pratica dell'AI, anche altri dipartimenti statunitensi hanno lanciato piani importanti.


Nel primo mese dell'anno fiscale 2024 (ottobre 2023), gli Stati Uniti hanno identificato la ricerca e lo sviluppo di armi intelligenti e la loro applicazione nei combattimenti reali come una direzione prioritaria di sviluppo ed hanno aumentato gli sforzi nella pianificazione del design e nella dichiarazione dei progetti.


Ciò indica che questo settore sta diventando un elemento importante della costruzione degli armamenti.

Allo stesso tempo, Regno Unito, Giappone, Corea del Sud e altri Paesi stanno seguendo l'esempio degli Stati Uniti.


Il Giappone ha preso l'iniziativa per rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti nella formulazione di regole sull'AI. La Corea del Sud considera l'ampia applicazione della tecnologia AI come un elemento importante della propria strategia di "military science and technology", mentre il Regno Unito ha adottato un approccio di cooperazione civile-militare per accelerare lo sviluppo e la costruzione di attrezzature come veicoli da combattimento senza equipaggio e "robot di informazione e intelligence".














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