NYT: Xi Jinping al Congresso nazionale delle donne: “le donne devono tornare a casa”.
Una preoccupante regressione verso la libertà femminile.
Il congresso si riunisce ogni 5 anni e per la prima volta in due decenni non ci sono donne nell'organo politico esecutivo del partito.
"Dobbiamo promuovere attivamente un nuovo tipo di matrimonio e di cultura della materna', ha detto in un discorso, aggiungendo che i funzionari del partito hanno la responsabilità di influenzare le opinioni dei giovani su "amore e matrimonio, fertilità e famiglia" ha detto Xi.
Per affrontare il calo della natalità (al 2050 la Cina vedrebbe dimezzarsi la popolazione) il PCC vuole che "le donne cinesi si sposino ed abbiano figli"; non si è fatta menzione delle donne nel mondo del lavoro.
Di fronte alla crisi demografica, al rallentamento dell’economia e a quella che vede come un’ostinata ascesa del femminismo, il PCC e Xi Jinping hanno scelto di fare pressione sulle donne affinché tornino a casa, chiedendo loro di crescere i giovani e prendersi cura degli anziani.
Questo è il lavoro delle donne: nelle parole di Xi, ciò è essenziale per “il percorso della Cina verso la modernizzazione”.
Le donne sono sempre state viste come uno strumento del Partito Stato: in passato c'è stato il divieto alla fecondazione per anni, domani ci sarà anche l'obbligo alla inseminazione artificiale?
Il totalitarismo cinese può farlo.
Fonte NYT
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